Il comune decide di conferire incarico legale per impugnare la mancata risposta
«Dopo questo lungo silenzio abbiamo deciso di richiedere il commissariamento del Parco, impugnando l’inadempimento dell’Ente per la modifica delle delimitazioni delle zone D, perché l’attuale Piano, per stessa ammissione del Parco, è ormai superato e non tiene assolutamente conto, come abbiamo più e più volte segnalato, dei processi di antropizzazione che i nostri territori hanno avuto nel tempo», questo il duro affondo del sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, che ha preso una netta posizione riguardo alla questione, richiamando le varie proposte inviate al Parco sin dal 2011 e conferendo l’incarico legale per l’impugnazione del silenzio, relativo anche all’ultima istanza presentata in data 08/11/2017 ed inviata alla Regione Campania, al Parco Nazionale del Cilento e alla Provincia di Salerno.
Le zone oggetto della richiesta sono quelle destinate ad ospitare attività e servizi utili alla fruizione e alla valorizzazione del Parco e allo sviluppo economico e sociale delle comunità locali, con attività residenziali, artigianali, commerciali, industriali, ricettive, turistiche e agrituristiche, ricreative e sportive.
«Vista la completa inerzia degli Enti competenti in materia, dopo innumerevoli ed insistenti solleciti, e viste le esigenze dei nostri territori in tema di pianificazione e dell’avvio dell’iter di formazione del PUC, speriamo a questo punto che sia un commissario esterno a dare risposte ai cittadini per questioni che non sono più procrastinabili», conclude Spinelli.
Comunicato stampa