“Sono nata con la passione per il calcio nel sangue grazie a mio padre – afferma Emy – e crescendo è maturato sempre più forte il desiderio di poter insegnare un giorno alle bambine quello che ho imparato io in questi anni da calciatrice. Per tale ragione, quando mi è stata paventata questa possibilità con la società del mio paese, non ci ho pensato due volte a dire sì”. La decisione di creare uno spazio riservato al calcio femminile rientra nell’ambito del progetto di crescita della Polisportiva che aspira a diventare una scuola calcio d’élite, che richiede come requisito necessario per la partecipazione ad attività ufficiale nelle categorie di base o giovanili la presenza di almeno una squadra composta da sole bambine o mista, bambini e bambine, con un numero minimo complessivo di sette tesserate.
Comunicato stampa – Polisportiva Santa Maria 1932