Ricetta dello Sfriuonzolo cilentano, un antico caratteristico piatto del Cilento
Dosi | Costo | Difficoltà | Tempo |
6 | Basso | Bassa | 45′ |
NB: prima di provare la ricetta dello sfriuonzolo cilentano leggi il disclaimer.
Descrizione e storia della ricetta dello sfriuonzolo cilentano
Lo sfriuonzolo cilentano è un tradizionale secondo piatto, protagonista di tante sagre del Cilento e della Campania. Questa ricetta nasce dall’esigenza di provare la qualità del maiale appena ammazzato, pratica comune a molte famiglie cilentane. L’ingrediente principale dello sfriuonzolo cilentano infatti è il guanciale, parte abbastanza grassa del collo del maiale: più ricco di grasso e sapore era questo piatto più il maiale era qualitativamente buono. L’altro ingrediente sono i peperoni tondi denominati “topepo” (“pupacchielle” in cilentano o “pappacelle” in napoletano) conservati sott’aceto.

Ingredienti ricetta dello sfriuonzolo cilentano
Gli ingredienti necessari per la preparazione della ricetta sono:
- 1 kg di carne di maiale (guanciale)
- 300 g di peperoni tondi sott’aceto
- olio del Cilento
- un bicchiere di vino bianco
- pepe
- sale
Preparazione ricetta dello sfriuonzolo cilentano
Sciacquate sotto l’acqua corrente i peperoni per eliminare l’aceto. Tagliateli a pezzi e lasciateli asciugare.
Tagliate la carne a bocconcini e mettetela in una padella con abbondante olio caldo sul fuoco a fiamma bassa, lasciandola rosolare per bene (circa 10-15 minuti) e sfumandola poi con il vino. Aggiungete i peperoni e completate la cottura per altri 10-15 minuti.
Condite con sale e pepe prima di servire e accompagnatelo con del pane casareccio e un buon vino rosso cilentano.